Quando parliamo di trazione integrale pensiamo ai vecchi fuoristrada tipo Jeep o Land Rover dotati di meccanica essenziale, e veramente orientata al fuoristrada. I nomi che vengono dati sono vari: 4×4 (6×6, 8×8 per i camion), 4WD (four-wheel drive), AWD (all-wheel drive).

Oggi le cose sono cambiate parecchio con l’avvento dell’elettronica, e i sistemi di trazione integrale vengono gestiti nella maggior parte dei casi in maniera automatica. Le quattro ruote motrici subentrano cioè quando necessario, senza interventi manuali, prevalentemente per gestire meglio i consumi di carburante, anche se il maggior peso si un sistema a quattro ruote motrici aumenta il consumo generale.

La stessa elettronica subentra in sistemi a sola trazione anteriore o posteriore rientranti nella categoria dell’antislittamento (grip control), in cui viene gestita la perdita di aderenza delle ruote agendo sui freni.

In ogni caso la trazione integrale rappresenta un maggior livello di sicurezza del veicolo, specie nei percorsi accidentati, a forte pendenza, in montagna, a scarsa aderenza con fango o neve, e chiaramente nel fuoristrada.

Nella guida di tutti i giorni sono però di maggiore importanza la qualità e la manutenzione dei pneumatici, l’adozione di pneumatici invernali durante le stagioni fredde, e lo stile di guida in situazioni di bassa aderenza.

Di seguito illustriamo i nomi che le maggiori case costruttrici danno ai propri sistemi di trazione integrale, sia automatica che permanente:
Alfa Romeo: Q4
Audi: quattro
BMW: xDrive
Ferrari: 4RM
Mercedes-Benz: 4Matic
Mini: ALL4
Porsche: 4
Subaru: Symmetrical AWD
Volkswagen: 4motion

In questo video si fanno infine alcune considerazioni sulla convenienza dell’acquisto di un veicolo a trazione integrale.

Ringraziamo gli autori del canale YouTube DriveK per la qualità dei propri servizi.

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