Per potenza intendiamo la “forza” che un motore può esercitare, e non si applica soltanto alle auto elettriche: sui libretti di circolazione la potenza è infatti espressa in kW, ed è correlata ai “cavalli” (CV) con un calcolo matematico per cui 1 kW corrisponde a 1,36 CV, quindi 100 kiloWatt sono uguali 136 Cavalli, qualunque sia il motore che li eroga.

Poi, nei motori a scoppio l’energia deriva dalla combustione del carburante, mentre nelle macchine elettriche viene fornita direttamente dalle batterie. Di conseguenza, la potenza del motore continua ad essere espressa in kW, mentre l’energia messa a disposizione dalla batteria al motore è misurata in kWh, ovvero quanti kW la batteria può erogare in un’ora di utilizzo. Chiaramente si tratta di un valore medio, perché un’auto in movimento non assorbe sempre costantemente la stessa quantità di energia.

Se abbiamo quindi una vettura con motore da 50 kW di potenza, e una batteria da 50 kWh, in condizioni di erogazione ideale e costante, potremmo spingere il motore alla massima potenza per un’ora. Nella realtà i motori elettrici hanno un’efficienza che varia dal 75 al 95%, quindi la nostra batteria durerà meno.

Per fare un confronto, il rendimento del miglior motore a combustione interna si aggira intorno al 40%, quindi solo il 40% dell’energia prodotta dalla combustione del carburante si trasforma in movimento, mentre il resto viene disperso principalmente in calore.

La maggior parte delle auto elettriche hanno comunque motori con potenza massima superiore al valore dei kWh della batteria, quindi la durata effettiva delle batterie, alla massima potenza dei motori, può essere facilmente dimezzata.

Seguiamo questo interessante video pubblicato nel canale YouTube di Motor1.com che ringraziamo per la qualità dei loro servizi, per ulteriori dettagli.

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